Con il rilascio del nuovo editor avanzato (oggetto dell’ultimo post) la Marketing Automation di ShinyEngage B2B si è arricchita di un nuovo set di regole di triggering, sviluppate per garantire ulteriore flessibilità e precisione nella definizione dei target.
Oltre ai dataset relativi alle caratteristiche dell’azienda target (ragione sociale, partita IVA, numero di dipendenti, fatturato, codice ATECO, interest score, leads score) nell’ultima release di ShinyEngage B2B è possibile selezionare nuove variabili di erogazione tra quelle disponibili in tre macro-gruppi:
- Variabili di Analytics
- Variabili di interazione sul sito
- Geotarget
Ognuna di queste è combinabile con le altre tramite operatori logici, garantendo molteplici possibilità di targeting oltre alla possibilità di utilizzare contemporaneamente variabili del dataset relativo alle caratteristiche dell’azienda (come ad esempio il codice ateco) con variabili di analytics (ad esempio il numero di pagine viste).
Di seguito l’elenco delle variabili disponibili:
- Sistema
- URL/Pagina
- Pagina di atterraggio della Sessione
- Tipo referrer visita
- Utente unico assoluto nella sessione e su inizio sessione
- Utente unico giornaliero/settimanale/mensile e su inizio sessione
- Nuova sessione
- Frequenza sessione
- Pagine viste nella sessione
- Codice ssdc campagna ShinyStat e Codice UTM_source
- Indirizzo IP
- Durata sessione/numero pagine viste rispetto alla media
- Probabilità di erogazione
- Numero di secondi dall’ultima esecuzione
- Tempo di visione della pagina precedente
- Nazione
Desiderate che il target dell’automation siano solo gli utenti che mostrano un’intento di uscire dal sito senza aver effettuato una specifica azione o gli utenti che hanno effettuato una certa percentuale di scroll di una pagina specifica?
L’editor di configurazione delle condizioni di triggering fornisce un’apposito set di condizioni focalizzate sull’interazione dell’utente con la pagina web, che è possibile abilitare tramite il selettore “Attiva le condizioni di interazione in pagina”:
Che si tratti del tempo di permanenza su una pagina, della durata complessiva della visita o di un evento di interazione specifico, anche questo set di variabili è utilizzabile in combinazione con i precedenti, espandendo ulteriormente le possibilità di triggering della Automation e garantendo l’erogazione di un messaggio davvero “taylor made“.
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