IL PRIMO SISTEMA DI ANALISI VIDEO DISPONIBILE SUL MERCATO ITALIANO – MediaForum – 20/07/2010

Internet: da ShinyStat la Video Analytics istantanea

Dati disponibili in tempo reale, mentre l’utente è davanti al video. Importanti le ripercussioni sul fronte pubblicitario, ma interi comparti sono interessati: dal turismo all’immobiliare, dalla formazione all’editoria

di Luca Anelli [Tratto da MediaForum del 20 Luglio 2010]

 

Da alcune settimane circola nel mondo dell’informazione una notizia che non può lasciare indifferente chiunque, pur in modo diverso, si occupa di comunicazione: il celebre istituto Pew ha dato alle stampe l’ultimo capitolo del suo autorevole “Internet & American Life Project” e scorrendo i tanti dati interessanti contenuti nel rapporto ci si imbatte in una clamorosa valutazione percentuale relativa agli statunitensi adulti – dai diciotto anni in su – che guardano la tv sul web o scaricano video dalla rete.
L’indicazione numerica è del 52%, ma cresce fino al 69% se nella categoria vengono considerati soltanto gli utenti che navigano. C’è da scomodare persino Marshall McLuhan per tentare di capire la portata del fenomeno: il padre della massmediologia moderna ci aveva spiegato – utilizzando la celeberrima espressione “il medium è il messaggio”- che i contenuti sono secondari rispetto al mezzo attraverso il quale risultano veicolati.
E ora, cosa potrebbe affermare o prevedere lo studioso canadese di fronte alle cifre sciorinate da Pew, magari quando i tecnici del “Research Center” americano osservano che la tv vista dal pc, in particolare, viene utilizzata per vedere soprattutto commedie – lo faceva il 31% degli investigati nel 2007 e ora siamo poco oltre il 50% attuale -, video educational (con un salto dal 22 al 38%), film o spettacoli televisivi (anche qui si raddoppia, dal 16 al 32%) e video politici, con un altro progresso consistente dal 15 al 30 per cento?
Intanto corre, moltissimo, la quota di gente americana che guarda video, ormai sono sette su dieci. E sempre valutando il monitoraggio di Pew, attualmente la quantità di uploaders di video si attesta al 14% dei naviganti adulti americani. E’ quasi il doppio rispetto a due anni fa (8%). Altri numeri ci aiutano a comprendere la tendenza, inarrestabile. Ad esempio, i dati emersi dall’analisi statistica del traffico generato dagli utenti iPad sono destinati a far riflettere.
MeFeedia, nota azienda californiana di Burbank che ha raccolto ed elaborato una serie di trend inerenti la visione e lo scaricamento di video online, ha stabilito che l’utente iPad guarda video in quantità più che doppia rispetto agli altri internauti e che la durata dei filmati osservati è di oltre tre volte superiore a quella degli altri utenti.

E poi sono da tenere in debito conto i 120 milioni di utenti europei – in questo caso dai sedici anni in su – impegnati nell’esposizione a video su internet secondo i dati forniti dall’apposita ricerca promossa dalla European Interactive Advertising Association e denominata “Mediascope Europe”, condotta in 15 Paesi europei su un totale di 521 milioni di persone. Ebbene, solo in Italia ci sono più di 7 milioni di “addicted” ai video online, chiara dimostrazione che gli europei e gli italiani utilizzano sempre di più la rete per vedere e scaricare video. Proprio nel nostro Paese, la percentuale degli utenti internet che guardano e scaricano film, frame tv e video clip o guardano tv online a pagamento ha raggiunto il 31%. Rispetto al 2008 c’è stato un aumento del 50%. E sempre in Italia, il 91% degli utenti di video online utilizza una connessione a banda larga e il 68% wireless.

«Chiaramente siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione – spiega Myriam Latronico, responsabile commerciale di ShinyStat, nata nel 1997 come soluzione browser-based per le statistiche di accesso ai siti e che rappresenta, oggi, una tra le migliori piattaforme di web analytics disponibili sul mercato -. Le persone si stanno sempre più appassionando ai video online ed è altrettanto chiaro intuire come sia sempre più necessario disporre di dati precisi e attendibili sulle modalità di fruizione dei video per tutti coloro che sono impegnati sul fronte della comunicazione».In effetti, si apre uno scenario nuovo, anche in Italia, dove le aziende e gli operatori specializzati possono trovare spazi notevoli di contatto con i consumatori-navigatori.
In casa ShinyStat il tema è stato oggetto di lunga riflessione, ma soprattutto di studio e applicazione tecnica, tanto che oggi la soluzione per garantire il migliore approccio possibile rispetto alla misurazione dei video online è già realtà operativa, grazie a una proposta nel contempo semplice e raffinata, scientificamente avanzata e dotata dell’efficacia necessaria per assicurare dati adeguati e tempestivi.
«ShinyStat ha a disposizione, e la offre al mercato, una soluzione tecnologica adeguata che concentra l’attenzione sul comportamento di chi guarda video online. Ed è la prima volta – riprende Myriam Latronico – che in Italia si può utilizzare un sistema che consente questo tipo di rilevazione».

Ma c’è un’ulteriore “segreto” nella proposta firmata ShinyStat.E lo svela l’amministratore delegato Paolo Zanzottera: «Si potrebbe dire real time, per utilizzare un termine un po’ abusato. Preferiamo “istantaneità”. I dati che forniamo sono, appunto, quelli istantanei, secondo per secondo, raccolti e divulgati proprio nel momento in cui l’utente è di fronte al video. Inutile sottolineare come le ripercussioni di questa rilevazione istantanea siano davvero notevoli in chiave di advertising online».

Andrea Rossi, responsabile tecnico di ShinyStat, elenca solo alcune delle possibilità di osservazione concepite dal sistema di Video Analytics: «Si può valutare alla perfezione il livello di engagement di un utente rispetto a un determinato video, capire come lo sta guardando, quanto tempo gli dedica, se nel corso della visione ha deciso, magari, di rivedere un frame o di ripartire dall’inizio. Oppure se ha saltato una parte, concentrandosi in particolare su uno spezzone. E chi ha responsabilità di scelta all’interno delle pianificazioni pubblicitarie può sfruttare questi dati preziosi per decidere come affrontare l’utente, quando servirgli dell’advertising personalizzato e quali sono i punti nei quali si concentra il suo interesse per evitare di fornire messaggi eccessivamente invasivi. E’ intuitivo quanto possa essere interessante fare analisi elaborando dati in tempo reale su un campione di siti molto elevato invece che basandosi su proiezioni statistiche». I grandi operatori del sistema dei media, i big della pianificazione, ma anche chi opera nel sempre più ampio bacino della formazione, per non parlare del comparto immobiliare o del settore turistico: sono tutti soggetti con una soglia di attenzione molto elevata rispetto alla possibilità di ottenere dati precisi e istantanei sulla fruizione dei video che nei loro siti, portali o blog vengono sempre più guardati e scaricati.«ShinyStat Video Analytics è un modulo per l’analisi della fruizione dei contenuti multimediali che entra in funzione qualunque sia il video player adottato – sottolinea ancora Rossi -, consentendo di valutare l’impatto di ciascun video, verificarne la diffusione “virale” e analizzare la geolocalizzazione dell’audience».

Mentre l’a.d. Zanzottera insiste su un punto fondamentale: «E’ il tempo reale a rappresentare il plus più importante. Infatti, il nostro è ad oggi l’unico sistema in grado di rilevare ed elaborare i dati in modo istantaneo, con lo stoccaggio degli stessi in forma esclusivamente aggregata e anonima. Ciò nel pieno rispetto della normativa sulla Privacy dei navigatori vigente in Italia. Che il video aumenti l’appeal della comunicazione è evidente – continua Zanzottera -. Questo risulta tanto più vero in alcuni ambiti, come l’informazione, il cinema o la tv, dove i video rappresentano il punto di convergenza tra on e offline; oppure in ambiti come turismo, immobiliare ed e-commerce, dove permettono di sopperire alla mancanza di fisicità, coinvolgendo emotivamente l’utente e facendogli vedere da vicino il bene desiderato».

Infine, Andrea Rossi aggiunge particolari tecnici rilevanti che tendono a perfezionare l’immagine e, insieme, la sostanza della proposta di ShinyStat: «Per comprendere il livello di coinvolgimento dell’audience nei confronti dei video proposti, offriamo una rappresentazione grafica basata sullo spettro cromatico che permette di capire se c’è stata una “visione non lineare” del video o di individuare le scene che determinano l’abbandono. Le aziende possono così attuare azioni di marketing sempre più mirate, studiando la creatività in funzione del feedback ottenuto dai visitatori o mostrando lo spot in corrispondenza della scena con il maggior numero di visualizzazioni. Oltre ad individuare i punti caldi di ciascun filmato – conclude Rossi -, il sistema consente di misurare la diffusione “virale” di un video distribuito su domini diversi valutando nel dettaglio l’audience per ciascun canale e area geografica. Possiamo, inoltre, rilevare i dati di visione anche per video “embedded” dalle principali piattaforme di distribuzione, come YouTube, Vimeo o Dailymotion. L’offerta è completata da un innovativo Video Player in grado di rilevare automaticamente i dati di fruizione e di propagazione del video sul web attraverso i Social Network».

Leggi l’articolo su Daily Online