Nessuna riduzione dei budget online, piuttosto investimenti più mirati volti all’ottimizzazione e a un Roi più considerevole. Questo il mercato attuale del Sem rilevato da Paolo Zanzottera, amministratore delegato di Shiny Srl, la cui piattaforma ShinyStat sta performando molto bene nonostante il periodo economico caratterizzato da una crisi sempre più evidente: «Da un primo bilancio, possiamo dire che nel primo trimestre 2009 è andata molto bene. In un momento caratterizzato da una difficile congiuntura economica, ShinyStat chiude i primi tre mesi con un segno positivo registrando una crescita percentuale a due cifre sia in termini di fatturato sia in termini di traffico rilevato dalla nostra piattaforma. Ottimi anche i risultati sul piano del brand, cui stiamo prestando particolare attenzione con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il nostro posizionamento anche nel segmento di alto standing. ShinyStat è una soluzione completa per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza nel settore del marketing digitale: gli addetti ai lavori lo hanno compreso da tempo. Ora è importante parlarne anche ai manager».
Come si sta evolvendo l’offerta dal punto di vista del Sem?
Dai dati a nostra disposizione emerge che le aziende più mature nell’utilizzo del Sem sono orientate non tanto alla riduzione del budget internet, quanto piuttosto all’ottimizzazione dello stesso. Siamo consapevoli anche del fatto che ci sono aziende che si affacciano soltanto ora all’universo internet ed è proprio per loro che ShinyStat ha messo a punto strumenti semplici ed estremamente usabili per misurare correttamente il tasso di conversione nelle diverse campagne. In tal senso siamo convinti, e lo confermano i dati di mercato, che il Sem sia uno strumento indispensabile per le aziende che si vogliono posizionare in questo ambito ma anche in generale per tutte le realtà aziendali che mirano a massimizzare il Roi dei propri investimenti pubblicitari.
Perchè una società dovrebbe investire nel search marketing piuttosto che in altri canali pubblicitari?
Le peculiarità del search marketing sono ormai note a tutti: l’evidente efficacia dello strumento, la flessibilità e la capacità d’adattamento alle esigenze dell’azienda sia in senso economico sia per ciò che riguarda il time to market. Questi vantaggi derivano tutti dalla possibilità di misurare i tassi di conversione. È quindi necessario che questo aspetto sia trattato con la massima attenzione. Proprio per rispondere a questa esigenza, lo scorso marzo abbiamo messo a disposizione del mercato la versione 4.0 di ShinyStat, la piattaforma browser based di web analytics tra le più utilizzate nel panorama italiano. Nella nuova versione abbiamo potenziato due elementi fondamentali per aumentare l’efficienza dei processi di misurazione: il monitoraggio delle conversioni, sia monetarie sia riferite a generici lead; l’analisi in tempo reale dei ritorni sugli investimenti e del grado di coinvolgimento del singolo navigatore nei confronti della campagna pubblicitaria.
Che differenze ci sono tra il mercato italiano e quello internazionale?
Dal punto di vista del Sem, a parte Usa e Gran Bretagna, il mercato italiano è in linea con Paesi come Francia, Spagna, Germania, Olanda. Invece, per quanto concerne il mercato del web marketing in generale, ritengo che ci sia ancora un leggero gap rispetto ai Paesi sopra citati.
Fonte: DailyOnline